Alla fine il ricoscimento più atteso è andato alla nostra città.
Palermo è la Capitale italiana della cultura 2018 e batte la concorrenza di altre nove città, conquistando il titolo che vale un milione di euro da investire nel campo della cultura.
Titolo che si aggiunge a quello di Capitale italiana dei giovani per il 2017.
E’ la conferma della bellezza della città e della sua ricchezza culturale, tra stagioni teatrali che vedono nel Teatro Massimo il loro apice, rassegne musicali che spaziano dalla musica sinfonica al jazz, mostre d’arte, itinerari storico monumentali e la dote innata dell’accoglienza.
Nel dossier presentato, il Comune ha puntato moltissimo su Manifesta12, una fra le principale biennali di arte contemporanea su scala mondiale che si svolgerà in città proprio nel 2018. E sul volano Unesco, che nel 2015 ha proclamato il percorso arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù patrimonio dell’umanità. E il boom di turismo, con i visitatori che sono aumentati a vista d’occhio da quando, purtroppo, il terrorismo ha reso insicure le mete del Nord Africa.
La città si prepara dunque a una ulteriore rivoluzione, che partirà già nei prossimi mesi in occasione delle iniziative dedicate agli under 30 preparate dal Comitato Palermo Capitale italiana dei Giovani e che riguarderanno, in particolare, le politiche giovanili replicabili e la valorizzazione delle città come laboratori dedicati alla creatività e alla progettualità delle nuove generazioni.
(Nella foto il Teatro Massimo illuminato con il tricolore per festeggiare la proclamazione di Capitale italiana della Cultura 2018.)